Come stanno gli Oceani?

Nel corso della conferenza dal titolo “Oceani Resilienti” è stato trattato il ruolo della pesca sostenibile e della filiera ittica nella risposta al cambiamento climatico, inoltre si sono analizzati i risultati di 25 anni di attività di MSC “Marine Stewardship Council”, un’organizzazione non profit che promuove la salute degli oceani attraverso un programma di certificazione per la pesca sostenibile.

Il presidente della Società meteorologica italiana e direttore della rivista “Nimbus” Luca Mercalli, insieme a Francesca Oppia e David Parreno (Marine Stewardship Council Italia), Pierluigi Carbonara (COISPA Tecnologia e Ricerca) e Niccolò Beati (Nielsen IQ), hanno illustrato le connessioni tra il settore ittico e il cambiamento climatico presentando le ultime evidenze contenute nello State of World Fisheries and Aquaculture (SOFIA) 2022 della FAO, il programma di sostenibilità ittica MSC e il raggiungimento degli Obiettivi dell’Agenda 2030, insieme alle tendenze del mercato in termini di sostenibilità.

I dati che sono emersi:
– Il volume di prodotti ittici certificati sostenibili secondo MSC è quasi raddoppiato negli ultimi anni, superando le 52 mila tonnellate a marzo 2022
– Le catture da attività di pesca coinvolte nel programma MSC per la pesca sostenibile superano 15 milioni di tonnellate e rappresentano il 19% di tutte le catture di pesce globali
– Secondo la FAO cresce anche la quota di popolazioni ittiche sovrasfruttate dal 10% degli anni ’70 al 35,4% del 2019
– Cresce il consumo pro-capite di pesce all’anno: 21 kg contro i 6 kg degli anni ’50
– L’estate del 2022, la più calda e asciutta in Europa, ha registrato un aumento della temperatura media del Mediterraneo di 5 gradi.

Luca Mercalli ha poi dichiarato: “Il 2022, con la sua estate più calda e asciutta degli ultimi 200 anni in Europa, ci sta facendo vedere il mondo che verrà. Il Mediterraneo ha registrato una temperatura media più alta di 5 gradi che ha stressato enormemente la fauna ittica autoctona e ha favorito specie aliene come quelle tropicali che arrivano dal canale di Suez, che, come ha avvertito l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA), sono spesso tossiche e invasive: parliamo del pesce palla maculato, del pesce scorpione e del pesce coniglio scuro e striato. E questo è solo l’antipasto, perché il riscaldamento globale è destinato ad aumentare; se aumenterà di poco o di tanto dipenderà dall’applicazione dell’accordo di Parigi”.

Riguardo allo stato della pesca del Mondo, secondo i dati contenuti nel nuovo Annual Report di MSC ci sono stati enormi progressi verso la pesca sostenibile, che ha introdotto nel mercato dei prodotti ittici sostenibili a favore della salute degli oceani.

Grazie al programma MSC le catture da attività di pesca sono rimaste al di sopra delle 15 milioni di tonnellate e sono il 19% di tutte le catture di pesce globali, iln15% sono certificate, il 2% in valutazione e il 2% sono state sospese perché non conformi ai criteri dello Standard.

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