Fondazione Lombardia per l’Ambiente e gli obiettivi per il futuro della biodiversità

Anche quest’anno la Fondazione Lombardia per l’Ambiente (FLA) ha partecipato alla Convenzione delle Nazioni Unite per la Biodiversità (COP15) tenutasi a Montreal contribuendo a tracciare il piano post-2020 per stabilire gli obiettivi dei prossimi decenni atti alla tutela della biodiversità del pianeta.

Anche Papa Francesco ha ricordato come la specie umana è parte integrante della biodiversità: «Ogni anno scompaiono migliaia di specie vegetali e animali che non possiamo più conoscere, che i nostri figli non potranno vedere, sono perdute per sempre”. L’ importante è sentire il bisogno di riconoscere con affetto e ammirazione il valore di ogni creatura e che tutti noi esseri creati abbiamo bisogno gli uni degli altri.

Su questo principio si basa il forte impegno che la Fondazione Lombardia per l’Ambiente mette nella ricerca per il contrasto alla perdita della biodiversità e la protezione della Natura, un grosso problema che rischia di mettere in pericolo salute e benessere della specie umana.

Il Direttore della Fondazione Fabrizio Piccarolo è intervenuto con queste parole: “L’aria che respiriamo, l’acqua che beviamo, il nostro benessere fisico e spirituale dipendono dal corretto funzionamento degli ecosistemi. Sentiamo il bisogno di riconoscere con affetto e ammirazione il valore di ogni creatura e che tutti noi esseri creati abbiamo bisogno gli uni degli altri. La Fondazione continua nella sua azione di supporto ai governi locali e a livello globale per sostenere un percorso comune per fermare il processo di perdita di biodiversità e per la protezione della Natura”

La Fondazione, insieme a Regione Lombardia ha presentato la nuova Strategia Regionale per la Biodiversità e ne ha elencato i punti principali:

– la creazione di alleanze pubblico-privato per la protezione del capitale naturale
– il ripristino e la crescita delle reti ecologiche
– la riduzione del numero di specie aliene invasive
– l’incremento della protezione della fauna selvatica attraverso la lotta al commercio illegale di specie selvatiche
– l’indirizzare la soluzione delle sfide socioeconomiche attraverso l’utilizzo delle Nature Based Solutions

Migliaia sono state le autorità in ascolto presenti alla Conferenza e al Settimo Summit per i governi Subnazionali e le città e tutti hanno un ruolo di primo piano, in quanto responsabili dell’applicazione e del raggiungimento dei target e obiettivi connessi alla biodiversità.

Il prossimo passo sarà la verifica del raggiungimento degli obiettivi alla COP16 nel 2024, consapevoli che nel frattempo c’è ancora molto da fare.

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